lunedì 7 gennaio 2008

Installazione dei Blue Point

E' giunto il momento di installare i Blue Point.
I Blue Point Turnout Controller sono dispositivi manuali di comando per deviatoio che ho già utilizzato con soddisfazione in moduli a norme Fremo ed ho già descritto compiutamente in un articolo pubblicato sul blog della stessa associazione (prima parte, seconda parte, terza parte, quarta parte).
Per i dettagli circa il dispositivo e le modalità di sua installazione rimando all'articolo, qui vorrei solo aggiungere una piccola annotazione riguardo all'accoppiamento del dispositivo con lo specifico deviatoio utilizzato.
Negli scambi Atlas, a differenza dei Peco, il tirante ha parecchio "gioco" nella sua sede, se il comando per deviatoio viene installato non perfettamente allineato ed in asse rispetto al tirante, è molto probabile che quest'ultimo lavori in modo non ottimale.


Con i Blue Point il problema è agevolmente risolvibile; le quattro gole per il fissaggio presenti sulla base del dispositivo sono, infatti, di dimesnioni generose e quindi consentono, a comando già installato, piccoli aggiustamenti di posizione.


Dopo una taratura fine il risultato è questo.


Vista la facilità di posa in circa 1,5 ore ho installato tutti e dieci i dispositivi. Ecco una immagine generale del lavoro finito...


... ed una del particolare.

11 commenti:

  1. Stai battendo tutti i record! Ottimo lavoro, come sempre :)

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  2. Caro Denny, come sai cerco solo di onorare al meglio il tuo progetto ;-).
    Tra l'altro, non siamo molto lontani dalla prima sessione test...

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  3. Che belli i "sarchiaponi" tutti in fila...

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  4. Vedrai che carini quando avrò modo di "pettinarli" per bene (leggi: salderò i feeders ai deviatori).

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  5. Non aspetto altro che muovere i primi carri :)

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  6. Caro Marco, è un po' che sto seguendo i tuoi lavori e ne sono veramente ammirato ed entusiasta. Come forse sai anch'io presto dovrei iniziare la costruzione del plastico (il locale dedicato ormai è praticamente pronto) e quindi comincerò con le... domande :)
    Intanto te ne vorrei anticipare una: parlando di collegamenti elettrici ai binari compare il termine feeder che non conosco. Potresti spiegarmi con parole più comprensibili (a me) quale sistema hai usato per collegare i fili ai binari, e come hai proceduto per farlo, per favore? Io avevo già operato con i vecchi Arnold, che avevano le scarpette col filo già saldato e delle antiestetiche (ma comode) clip che alimentavano i flessibili, quindi non ho mai avuto problemi. Con i futuri Peco cod. 55 , secondo te, qul è il sistema migliore di procedere per risolvere lo specifico problema?
    Grazie e ciao
    Paolo

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  7. Caro Paolo, leggo regolarmente il tuo blog e sono a mia volta ammirato per l'imponente progetto che hai intrapreso.
    Quanto ai quesiti, i collegamenti elettrici, nel mio caso, seguono le tecniche normalmente inpiegate in ambito Fremo.
    L'alimentazione è fornita tramite un cavo bipolare (per diffusori acustici rosso/nero di generosa sezione) che segue pedissequamente lo sviluppo del tracciato (come puoi vedere dalle foto piu o meno quel cavo ha la stessa disposizione della main line, ossia della linea principale del tracciato).
    I feeders non sono altro che brevi spezzoni di cavo elettrico di sezione più contenuta(anch'essi rossi e neri) che collegano in più punti le singole rotaie al cavo bipolare, ed hanno la funzione di portare l'alimentazione dal cavo bipolare alla rotaria.
    Lo schema di collegamento è quello riportato nel disegno riprodotto in questa pagina
    http://www.fremo.it/fremo-italia/moduli/index-N.html
    (non considerare il simbolo della X cerchiata che rappresenta un sistema di protezione dai cortocircuiti).
    Quanto al metodo di collegamento, per i Peco ti consiglio di saldare i feeders alla rotaia nel modo che vedi in questo filetto (seconda, terza e quinta foto)
    http://fremoitalia.blogspot.com/2007/03/costruzione-di-un-modulo-passo-passo_01.html
    I Peco differenza degli Atlas hanno, infatti, una traversinatura più distanziata (stile europeo) ed è, quindi, più difficile che si danneggino in fase di saldatura.
    Il Peco, poi, a differenza dell'Atlas/ME è un falso codice 55, quindi la saldatura viene eseguita su una parte di binario che od opera finita risulta affogata nel ballast e rimane invisibile.
    Se qualche passaggio non ti è chiaro fammi sapere.
    A presto.

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  8. Grazie dell'esauriente risposta Marco. In effetti seguendo i tuoi post sul blog Fremo avevo notato le saldature ed era solo il termine feeders che mi mandava in confusione.Al di là di tutto penso che, come mi aveva suggerito anche Alex, la cosa migliore sarebbe partecipare in qualità di osservatore a uno dei vostri meeting Fremo o alle sessioni operative organizzate a Pavia dallo stesso Alex. Magari fatemi sapere quando pensate di ritrovarvi (magari in un ambiente dove la presenza di un "estraneo" non crei problemi di sovraffollamento).
    Grazie ancora e ciao.
    Paolo

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  9. Paolo,
    ti suggerisco di iscriverti al Forum di Fremo-Italia (è gratuito), in questo modo potrai partecipare al prossimo meeting che si terrà in data 1 e 2 marzo p.v. e divertirti assieme a tutti i fremochiani.
    Tra l'altro, per partecipare agli incontri non è necessario aver realizzato alcun modulo.
    Se non ti va di iscriverti, avremo senz'altro modo di esercire assieme in altre occasioni.
    Ciao

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  10. ok Marco, come faccio a iscrivermi al forum che non trovo il link in fremo.it?
    ciao e grazie
    paolo

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  11. Ciao Paolo,
    per iscriverti al forum clicca "registrati" da questa pagina http://www.fremo.it/forum/index.php
    Se non ricordo male, per poter accedere a tutte le rubriche del sito devi inserire un tuo messaggio di presentazione (anche breve).
    A presto.

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