lunedì 8 settembre 2008

Staging yard (seconda parte)

I lavori sono proseguiti con l'applicazione di un supporto di vetronite per il binario - in corrispondenza di quello già applicato sulla testata del modulo - e di un doppio strato di sughero.
Al supporto in vetronite è stata, sin da subito, eseguita una incisione per isolare elettricamente le due rotaie.


La staging avrà un solo deviatoio comandato da questo disposititvo della Caboose Industrie, nella foto è possibile vedere il corpo del comando ed i relativi accessori sulla sinistra (spessore e terminazioni per raccordare la leva di comando al tirante dei vari deviatoi commerciali).


Questo accessorio non consente di alimentare/polarizzare i cuori dei deviatoi Atlas 55 che hanno la particolarità costruttiva di presentare il cuore (interamente metallico) già isolato elettricamente.


Le loco in uso all'ATSF - Route 66 (GP 7 e successive versioni, SD 40 e successive versioni) non dovrebbero presentare problemi di funzionamento durante il transito sul cuore non alimentato, in caso contrario sostituirò quel comando con la versione munita di contatti.
La struttura della staging è stata completata con una fascia di protezione dei rotabili, ricavata da listelli di legno di sezione pari a 9x50 mm.
La parte di listello in prossimità della testata della staging è stata smussata con un seghetto da traforo in questo modo.


A lavori di falegnameria terminati...


... il bordo superiore della fascia è ad una quota di circa 4/5 mm inferiore rispetto a quella del tetto di un box car.


Segue.

9 commenti:

  1. Eccellente! Mi piaciono molto i bordi smussati, indispensabili in un ambiente con poco spazio per gli operatori.

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  2. Grazie Denny.
    Per i bordi hai colto nel segno. In ogni caso, prima o poi gli spigoli si sarebbero smussati da soli con quanche colpo accidentale :-).

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  3. Molto interessanti anche gli scambi Atlas con cuore già isolato.
    Sono compatibili con i Peco (traversine escluse)?

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Il Peco è un falso codice 55 qundi è necessario limarlo/fresarlo per poterlo unire meccanicamente all'Atlas.
    Se non erro Denny per la parte nascosta del suo plastico è riuscito, in questo modo, ad unire un fessibile Peco (con traversinatura in cemento) ad un flessibile Atlas.

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  6. Bravo Marco...la sessione ha fatto il suo effetto......

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  7. Grazie Alex.
    "Il bello" deve ancora arrivare... ;-)

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  8. Mario,

    giuntare gli scambi Atlas codice 55 con il binario Peco codice 55 non è un problema (vedi suggerimento di Marco).

    Il problema è che i rotabili con bordini europei a norma NEM non circolano sugli Atlas, che hanno tolleranze ben più severe dei Peco.

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