Riccardo Olivero scrive su TTM del maggio 2003: “… un errore… (e molto comune sui plastici) è quello relativo alla sistemazione degli edifici sul terreno. Con preoccupante continuità ho notato, sia dal vivo sia sulle pubblicazioni specialistiche, case ed edifici di quasivoglia tipo (riprodotti magari con ammirevole impegno e precisione) che letteralmente “volano” sul terreno con evidente distacco lungo la linea della base per un imperfetto incollaggio. Un particolare che in sé denota assoluta mancanza di realismo perché ogni edificio (che non sia una palafitta) è ovviamente sempre legato la terreno con continuità lungo i muri perimetrali… “.
Da allora non ho mai mancato di notare questo particolare realizzativo anche se, ad onor del vero, sui lavori pubblicati in periodici esteri tipo Model Railroader e collegati, Loco Revue (ossia quelli che leggo di solito) è abbastanza infrequente notare simili lacune.
Per evitare l’imperdonabile errore, sin dal mio primo fabbricato ho, dunque, cercato un metodo e soprattutto un prodotto che, con semplicità, mi consentisse di eliminare le fessurazioni che affliggono in misura più o meno marcata tutti i kit di fabbricati/impianti o tutti gli accoppiamenti fra questi del il terreno del plastico/diorama.
Ho scartato sin da subito il classico “filo” continuo di erba perché, al vero, ben raramente un fabbricato presenta vegetazione per l’intero suo perimetro.
Volendo privilegiare la facilità d’impiego ho anche eliminato prodotti tipo stucco modellistico o stucco per legno dato il loro basso potere adesivo, perché meno lavorabili rispetto ad altre soluzioni, possono necessitare di carteggia tura e sono di colore spesso non adatto (ad esempio il Milliput Superfine è bianco e, dunque, una volta applicato rende indispensabile un ritocco estetico di colore della zona trattata).
I filler non sono adatti quando si accoppiano fabbricati a basi di terra battuta e quelli di consistenza più fine richiederebbero comunque numerose applicazioni per colmare le fessure più marcate.
Anche in questo caso sono ricorso ai “cugini” plasimodellisti e mutuato un semplicissimo metodo che alcuni di questi usano per eliminare le fessurazioni tra punti di giunzione di parti di kit, ossia l’uso di colla vinilica.
In questo caso la stuccatura è operazione molto agevole e rapida.
Partendo da un fabbricato già incollato alla base.

Si applica con uno stuzzicadente un piccolo quantitativo di colla vinilica lungo il perimetro.

Si elimina l’eccesso con un cottonfioc appena inumidito d’acqua senza premere troppo sulla giunzione ossia lasciando prodotto leggermente in abbondanza (la colla vinilica a differenza dello stucco perde, infatti, parecchio volume una volta essiccata, al punto che le fessurazioni più ampie potrebbero richiedere più applicazioni). Con lo stesso metodo ho stuccato anche il punto di giunzione tra muri perimetrali del fabbricato ed il tetto.

Il giorno seguente può essere completato il lavoro con una sporcatura alla base del fabbricato con pigmenti o simili.
Se non si vuole ricorrere all’invecchiamento e qualora il classico aspetto della colla vinilica essiccata (bianco/grigio semitrasparente) non dovesse risultare compatibile con quella del fabbricato o del terreno è sufficiente aggiungere alla colla, prima della sua applicazione una piccola quantità di colore acrilico cromaticamente compatibile con le parti da stuccare, eventualmente facendo precedere l’applicazione da un test su materiali di scarto per la scelta della giusta tonalità.